Skip to main content

Le Isole Canarie possiedono 5.901 veicoli storici: quasi 600 sono motociclette.

Nella mappa della memoria motorizzata, le Isole Canarie occupano un posto di rilievo, con 5.901 veicoli storici registrati, di cui quasi 600 motociclette.

Questi dati riflettono non solo il profondo radicamento del mondo automobilistico nelle isole, ma anche il crescente interesse per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio automobilistico e motociclistico delle Canarie.

Isole Canarie, terra dei classici

Con 5.901 veicoli storici, le Isole Canarie si collocano nella prima metà della classifica nazionale, davanti a regioni come Asturie, Murcia e Aragona.

La cifra, sebbene ancora modesta rispetto ai centri più grandi della penisola, dimostra una comunità attiva di appassionati e club dediti alla conservazione di motociclette e auto d’epoca.

Le isole vantano inoltre un clima privilegiato e una forte cultura motociclistica, fattori che facilitano la manutenzione dei veicoli in perfette condizioni e lo sviluppo di raduni, mostre e percorsi classici durante tutto l’anno.

Nel caso delle motociclette, quasi 600 unità sono registrate come storiche nell’arcipelago, a dimostrazione della passione dei canari nel mantenere vive le macchine che hanno segnato un’epoca: dalle leggendarie Montesa, Bultaco e Derbi ai modelli giapponesi arrivati ​​negli anni ’70 e ’80.

La modifica legislativa approvata nel 2024 ha sostituito la vecchia normativa del 1995, introducendo una procedura più snella, economica e accessibile.

Mentre prima le procedure potevano costare più di 800 euro e richiedere mesi di attesa, ora bastano quattro fotografie, un contributo di 20 euro e un lasso di tempo di soli quattro giorni per ottenere la certificazione.

Inoltre, la digitalizzazione del processo ha notevolmente semplificato la registrazione: più di 37.000 utenti hanno già utilizzato il nuovo sistema elettronico per registrare i propri veicoli storici.

“Con quattro fotografie e una quota di 20 euro, è possibile ottenere il certificato in soli quattro giorni”, ha affermato Raúl Aranda, presidente della Federazione spagnola dei veicoli d’epoca (FEVA).

La Spagna sta vivendo una vera e propria mania per i veicoli storici.

Dall’entrata in vigore della nuova normativa nell’ottobre 2024, che ha drasticamente semplificato le procedure e ridotto i costi di immatricolazione, il parco nazionale di veicoli storici è quadruplicato in un solo anno, raggiungendo le 175.753 unità.

Nel Paese nel suo complesso, le autovetture rappresentano la maggioranza (104.201), seguite dalle motociclette con 34.583 unità, dai camion (12.830), dai ciclomotori (9.620) e dai furgoni (8.736).

Grazie a questa spinta, le strade delle Isole Canarie continueranno a essere un museo a cielo aperto, dove passato e presente si fondono sotto lo stesso sole.

Vecchio garage in mattoni Astone Minijet 66

Foto copertina: ClassicMadrid- Motos Clásicas Antiguas.

(Canarias en Moto)

Condividi l'articolo su: