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Il Ministerio de Vivienda ordina la rimozione di oltre 53 mila case vacanza irregolari. Airbnb: “Collaboriamo con le autorità”

Il Ministerio de Vivienda ha disposto la cancellazione di 53.876 alloggi turistici pubblicizzati online senza il numero di registrazione obbligatorio, introdotto lo scorso 1° luglio.

Si tratta di immobili inclusi nelle 264.998 domande di uso turistico presentate al registro statale, di cui oltre il 20% è stato respinto.

La misura rientra nella strategia del governo per rafforzare i controlli sul settore degli affitti brevi, spesso al centro di polemiche per l’impatto sul mercato immobiliare e sulla vivibilità dei centri urbani.

In risposta al provvedimento, Airbnb ha annunciato la rimozione immediata di circa uno su dieci degli alloggi presenti in Spagna privi di registrazione.

La piattaforma dichiara la volontà di collaborare pienamente con le autorità e garantire il “rispetto rigoroso” della normativa vigente.

Secondo i dati diffusi domenica dal Ministero, sono state ricevute in totale 336.497 richieste di registrazione, delle quali quasi l’80% relative ad alloggi turistici.

Più di 53 mila di queste sono state annullate per irregolarità.

La distribuzione geografica evidenzia che il numero più alto di revoche riguarda:

  • l’Andalusia (16.740), seguita da Canarie (8.698), Catalogna (7.729), Galizia (2.640), Baleari (2.373) e Comunità di Madrid (1.531).

Le diverse piattaforme di affitti brevi dovranno ora provvedere a eliminare gli annunci delle strutture non registrate, spesso pubblicizzate contemporaneamente su più portali.

Con questa stretta, il governo punta a una maggiore trasparenza e legalità nel settore turistico, garantendo che le case vacanza rispettino gli standard richiesti e riducendo l’offerta irregolare che, negli ultimi anni, ha inciso pesantemente sul mercato abitativo.

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